Un senso a tutto per dare valore alle persone

Il NO al CSS e agli inceneritori è una scelta sin troppo semplice per tutti coloro che hanno a cuore la salute nostra e dell’ambiente.
Se poi parliamo del Mega-Inceneritore che A2A vorrebbe realizzare nella nostra valle, allora tutto assume un significato decisamente più catastrofico per il semplice motivo che la zona in questione è già stata indicata come SIN (Sito d’Interesse Nazionale) ed in attesa di essere bonificata, proprio a causa di un eccessivo concentramento di più agenti inquinanti, provenienti da diverse industrie pesanti tra le quali vogliamo ricordare la Raffineria di Milazzo, che lo scorso anno ha dato prova di essere tutt’altro che sicura e, malgrado quel che asserisce l’ARPA, è ben lontana dall’essere a norma di legge.
Vero è che, in assenza di riscontri oggettivi, le aziende sono da ritenersi a norma, ma la trascuratezza con la quale gli Enti preposti al controllo effettuano gli accertamenti non esclude neppure l’ipotesi (fondata) che ci troviamo in presenza di un imminente disastro ecologico/sanitario.

Nel tentativo di evitare l’aggravio dell’attuale situazione, molte associazioni (ambientaliste e non) hanno intrapreso, da tempo, un lungo percorso ostacolato da quella burocrazia che invece dovrebbe essere a sostegno dei cittadini.
In mancanza di Istituzioni “attive”, pronte ad attuare ogni tipo di iniziativa (procedurale o puramente dimostrativa) a sostegno e tutela delle proprie comunità, solo i cittadini possono fare la differenza.
Sono i cittadini che, a questo punto, sono chiamati a gridare a gran voce il proprio NO ALL’INCENERITORE.
E quale mezzo è migliore del Referendum (massimo strumento di democrazia)?43-referendum_immagine
Molti hanno espresso perplessità se non addirittura forte opposizione di fronte la proposta di tale strumento, per le ragioni più giuste o più sbagliate (secondo vedute o coscienza) ma, dimenticando 2 cose fondamentali:
– a prescindere dalle opinioni pro o contro, il referendum si farà e sarebbe ingenuo fare ostruzionismo col risultato di arrecare danno alla causa.
L’esito della consultazione sarà considerato come dimostrazione della volontà di TUTTA la popolazione e non solo di una parte di essa.
Allora, perché disinformare?
Perché boicottare il referendum?
– a prescindere dalle strategie che ciascuno pensa di mettere in campo per scongiurare il pericolo Inceneritore, è giusto e sacrosanto, dare a ciascun cittadino la possibilità di dire la propria.
Si tratta della nostra salute e di quella dei nostri cari e determinerà la nostra qualità di vita per i prossimi decenni.
Vige, quindi, l’obbligo di non lasciare nulla di intentato per non avere nulla da recriminare in seguito.

A tal proposito, facciamo presente che, proprio allo scopo di dissuadere le persone dal recarsi alle urne, alcuni individui privi di dignità e scrupoli, stanno utilizzando i social (tipo Facebook) in modo fraudolento.
Nello specifico, sono state create pagine ad hoc, somiglianti alla pagina di NO Inceneritore del Mela, pur di far confondere gli utenti e disinformare sulle iniziative intraprese dal Comitato.
Le divergenze di opinioni sono sempre lecite, si può anche condividere il pensiero di coloro che ritengono “inutile” il referendum ma (rivolgendoci a coloro che lo definiscono così), invitando la gente a non parteciparvi, si trasforma l’inutile in “svantaggioso”.
Che senso ha tutto questo?

Associazione Futura

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